Comincio a sentire la paura d vivere.
mi si rivolta lo stomaco e nn riesco piu a mangiare,
quasi fatico anke a dormire e verso la fine del percorso
spero di nn svegliarmi piu.
si ha paura di vivere o di nn vivere?
mi sorge spontaneo il quesito.
Leo
stava seduto sul davanzale della finestra
osservava i piccioni che s amavano animalmente
il vento soffiava delicatamente il volto
triste e stanco
un luccichio negli occhi
rendeva il volto uno specchio senza fine.
Un pomeriggio d primavera o quasi
faceva ankora molto freddo
e dal davanzale si scorgevano le montagne ankora innevate.
Ripensava al passato e vedeva il presente
consapevole di qualsiasi termine esso imponga.
Il futuro stava negli occhi dei piu giovani
il passato negli okki dei piu vecchi.
il suo era un presente cm tanti altri.
Dalla porta accanto s udivano i gemiti e gli starnazzi
d un bambino ankora puro
ankora vivo.
Leo che nn si era mai dato per vinto
dimentico' la ragione
e occupo' la mente in cose piu semplici.
Prese la caffettiera e insceno' uno spettacolo
alla mago di oz
ma anke qll gli fece riflettere
sui danni della caffeina puo' provocare
decise d bere una spremuta d arance rosse
e si accese una sigaretta.
Tutta la sua giornata
si perse in una sottile botola di chiuso.
cm una linea ondulata che nn fuoriesce mai dalla tabella
dei minimi e dei massimi.
solo il cuore batteva irregolare.
il sole comincia a farsi avanti
e un altra giornata inizia per
dimenticare.
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