giovedì 2 luglio 2009

"Si preannuncia una giornata divertente!"
esclamo' ad alta voce il sign. Soucer.
fece cenno inclinando la testa verso destra
a Silvia che, obbediente come un cane
esce dalla porta scodinzolando divertita.

Ero appena arrivato
e gia' mi aspettava
aperta una discussione alla quale nn volevo partecipare.
Cercai di smorzare un sorriso
uscito male.
presi una penna e ci giocai.

Il sign. Soucer
Mi fisso' per due o tre secondi
poi entro' nella mia traiettoria
invadendo il mio spazio visivo.
e pensai.
(come si permette!!?)
C fissammo e finalmente.
"Davvero!? e come , mai ?!"
aveva vinto lui.

"questa sera ho in mente di andare a farmi un giro
al Cosmo e pensavo che magari tu potessi venire cn noi"
(noi?!)
cercavo di capire il punto, senza successo.
La penna,una biro blu mangiucchiata,volteggiava leggiadra su di essa,
se c fossero' stati dei spettatori avrebbero di certo battuto le loro
mani,un monologo perfetto.
"Ho gia' un appuntamento"
risposi con freddezza
"...e poi quel posto nn è adatto a me, lo sa' che i locali fighetti
mi stanno stretti e sinceramente li' mi sentirei un uomo nell oceano
pacifico circondato da squali vogliosi di sangue...il mio."
Il sign. Soucer
si abbandono sul sedile della sua nuova poltrona acquistata due giorni fa'
in un grande magazzino della quinta avenue, ne tocco' la superficie
cm per ricordarselo, e sospiro grasso.
"...Stasera c sara' Giuseppe..."
(ecco che esce fuori la verita', che palle)
"...sai cosa intendo, non voglio fare brutta figura.
L ultima volta Silvia bevve un long island e 4 margherita alla fragola,
ballo' sul tavolo,e parlo' cn tutti, fino a vomitare
addosso tutti i miei soldi sulla giacca di Giuseppe"
(questo era divertente)
"Di lei mi fido,so' che è astemio e timido, è la persona perfetta
per qst genere di situazioni"
Mi strofino l occhio fino a perdere la pupilla da davanti, mi spavento,
senza mostrare nulla e ora la penna aveva smesso di roteare, il nuovo gioco
era quello di incrociare le gambe il piu velocemente possibile senza farle cadere a terra.
"La chiamo dopo cena!"
e me ne andai.

Presi le scale perche l ascensore o meglio quell ascensore
ha qlk che nn mi piace, mi ricorda troppo quello che da bambino
mi tenne rinchiuso per due ore, e nemmeno calci e pugni erano riusciti
a dissuaderlo.
Il palazzo era costituito da 4 piani,mentre scendevo immaginai una lunga
alta scala a chiocciola dove ora c sta l ascensore...
senza motivo.
La palazzina era prevalentemente abitata da vecchi signori di mezzza eta,
regnava un silenzio tombale,ed era divertente notare che nell arco di una settimana
attaccato al portone qlk se ne andava.
(uno in meno)
pensavo ad un reciclo del personale, trasformare la palazzina
in un luogo giovane e dinamico.
Ma i vecchi sembravano moltiplicarsi
via uno altri due pronti a prendere il suo posto.
(mi chiedo cos ha qst posto per scegliere di morirci)
Finalmente sn sulla strada
trafficata come nn mai oggi
ragazzi cn zaini in spalla, nonne coi nipoti o viceversa a spettegolare per il mercato.
macchine e motorini e tram e biciclette e bus che seguono il loro percorso la loro traiettoria.
(cambio tragitto)....

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